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Strategie di Export: Come prepararsi per gli ultimi mesi del 2024

Dopo la breve pausa estiva che ha coinvolto la maggior parte delle attività italiane e l’avvicinarsi degli ultimi mesi del 2024, le PMI che puntano all’export devono affinare le loro strategie per sfruttare al massimo le opportunità internazionali.

Sebbene l’anno sia stato caratterizzato da sfide economiche e geopolitiche, ci sono ancora ampi margini di crescita per il Made in Italy.

Esploriamo insieme le strategie chiave per chiudere l’anno in positivo e affacciarsi a nuovi mercati emergenti.

Sostenibilità e Innovazione: elementi chiave per distinguersi nel panorama internazionale

Nel contesto globale attuale, la sostenibilità non è più un’opzione, ma un requisito fondamentale per essere competitivi, costruendo una reputazione solida e attirando nuovi clienti.

Secondo le previsioni degli ultimi dati forniti da SACE, l’export italiano di beni ambientali crescerà significativamente nel 2024, sostenuto da investimenti green che potrebbero superare il 14% annuo nel biennio 2025-26.

Parallelamente, l’innovazione tecnologica continua a essere un motore di crescita per moltissime PMI italiane. Integrare soluzioni digitali nelle operazioni di export può offrire vantaggi competitivi notevoli.

Ad esempio, l’export digitale in Italia ha raggiunto i 18,7 miliardi di euro nel 2022 per il B2C e 175 miliardi di euro per il B2B, e si prevede una crescita costante entro la fine del 2024.

Leggi il nostro ultimo articolo sull’Intelligenza artificiale applicata all’export delle PMI.

Espansione in mercati Emergenti: opportunità da non perdere

Mentre i mercati tradizionali come Europa, Stati Uniti e Inghilterra rimangono fondamentali, le imprese italiane iniziano a guardare con interesse anche ai mercati emergenti.

Paesi come gli Emirati Arabi Uniti, l’India e il Vietnam stanno mostrando una forte crescita economica. L’export italiano verso gli UAE, ad esempio, è aumentato del 12,6% nella prima metà del 2023, raggiungendo i 3,2 miliardi di euro.

Questi mercati offrono opportunità uniche per i settori del Made in Italy, specialmente quelli legati al lusso, all’agroalimentare e ai beni di consumo. Investire in queste aree può aiutare le aziende a diversificare i rischi e a sfruttare nuove nicchie di mercato.

Leggi il nostro articolo dedicato ai mercati emergenti.

Digital Export: la nuova frontiera del commercio internazionale

Il commercio digitale sta rivoluzionando il modo in cui le aziende italiane accedono ai mercati globali.

Grazie a piattaforme e-commerce ben strutturate, anche le piccole e medie imprese, con un investimento minore rispetto a una classica strategia di internazionalizzazione, possono raggiungere clienti in tutto il mondo. Questo è particolarmente rilevante in un contesto in cui i consumatori cercano sempre più spesso prodotti online.

Investendo nel digital export, le imprese italiane possono ottenere numerosi vantaggi, tra cui:

  • Aumento della visibilità
  • Riduzione dei costi
  • Miglioramento dell’immagine aziendale
  • Fidelizzazione dei clienti
  • Innovazione del business

Previsioni per il 2025

Mentre il 2024 si avvia verso la conclusione, le aziende italiane hanno ancora tempo per rafforzare le loro strategie di export e cogliere le opportunità che il mercato internazionale offre. Che si tratti di esplorare nuovi mercati emergenti, adottare tecnologie digitali o gestire meglio i rischi valutari, è essenziale agire con decisione per chiudere l’anno in crescita.

Secondo gli ultimi rapporti forniti da SACE, il 2025 vedrà una crescita significativa dell’export Made in Italy, che raggiungerà i 679 miliardi di euro, con una crescita media del 4% nei prossimi due anni.

Tra le tendenze principali che traineranno l’export troviamo le nuove tecnologie, la sostenibilità e le tecnologie low-carbon come pannelli solari e turbine eoliche.

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Info@svadvisory.com

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