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Siamo arrivati al nostro quinto appuntamento della newsletter settimanale “Guida pratica all’Export”, dove analizziamo insieme i primi passi per internazionalizzare il proprio business all’estero.

Oggi parleremo di un aspetto fondamentale nella pianificazione del vostro progetto di internazionalizzazione: la definizione del budget.

Prima di iniziare, se hai perso le precedenti newsletter non preoccuparti, puoi recuperarle tutte qui di seguito:

INIZIAMO!

FASE 5 – Definizione del budget

Il budget è lo strumento che ti permette di tradurre in numeri i tuoi obiettivi di espansione internazionale e di calcolare le risorse necessarie per raggiungerli. Si tratta di un documento che deve essere realistico, coerente e flessibile, in grado di adattarsi alle dinamiche del mercato estero.

In una PMI che si appresta a insediarsi in un Paese estero, le difficoltà più comuni nella redazione di un budget sono spesso riconducibili alla mancanza di analoghe esperienze passate, sulla base delle quali poter stimare i costi generati dall’investimento. Per questo ti consigliamo di affidarti a dei Temporary Export Manager qualificati che ti aiuteranno a definire in modo chiaro e mirato l’obiettivo di budget più indicato per il tuo progetto di internazionalizzazione.

Ma come si fa a definire un budget efficace?

Il processo di definizione del budget si articola in diverse fasi. La prima è quella del budget delle vendite, in cui dovrai analizzare:

  • Il volume quantitativo e qualitativo di vendita che vuoi raggiungere nel Paese estero.
  • Il personale di vendita o gli intermediari all’estero che dovrai coinvolgere nel processo di esportazione.
  • Gli studi e le analisi di mercato che dovrai effettuare per conoscere le caratteristiche e le esigenze dei potenziali clienti.

La seconda fase è quella della valorizzazione del volume di vendita previsto, in cui bisognerà fissare dei prezzi medi unitari di vendita che siano competitivi e remunerativi.

Nella terza fase vengono indicate tutte le previsioni delle spese di vendita, in cui bisognerà distinguere le spese fisse da quelle variabili. Le spese fisse sono quelle che non dipendono dal volume di vendita, come ad esempio le spese amministrative, legali, fiscali, ecc. Le spese variabili sono quelle che variano in funzione del volume di vendita, come ad esempio le spese di trasporto, imballaggio, commissioni, ecc.

Infine, una volta stabilite tutte queste variabili l’obiettivo sarà quello di determinare il budget dei costi fissi e variabili strettamente connessi alle vendite, come ad esempio i costi di produzione, acquisto, magazzino, ecc.

Identificare con chiarezza tutti questi elementi è fondamentale perché ti permette di:

  • Avere una visione chiara e realistica delle opportunità e dei rischi del mercato estero.
  • Monitorare i risultati ottenuti e confrontarli con le previsioni.
  • Correggere tempestivamente eventuali deviazioni o inefficienze.
  • Valutare la redditività dell’investimento.

Sulla base di questi prospetti potrai decidere se se approvare il budget o richiedere revisioni ai vari responsabili del tuo progetto finché non si raggiungerà un risultato finale soddisfacente ed in linea con le politiche aziendali.

Siamo arrivati alla fine di questa newsletter, ora non ti resta che aspettare il prossimo appuntamento dedicato a “Finanziamenti e agevolazioni per l’internazionalizzazione”!

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