L’export continua a essere un potente motore di sviluppo dell’economia italiana, consentendo alle imprese Made in Italy di espandersi oltre i confini nazionali e raggiungere nuovi mercati. L’ultimo rapporto di SACE sull’export 2023 “Il futuro è adesso, INSIEME”, conferma il trend positivo e fornisce un’interessante panoramica delle prospettive di crescita per le imprese italiane nel contesto internazionale.
In questo articolo, esploriamo insieme i punti salienti del rapporto e l’impatto di questi dati sul futuro dell’export italiano.
Crescita dell’export italiano:
L’export italiano è in costante crescita e rappresenta un elemento fondamentale per l’economia del Paese. Dopo un’ottima performance nel 2022 (+20%) trainata principalmente dai prezzi, le esportazioni di beni italiani nel 2023 prevedono una crescita solida del 6,8%, superando i 660 miliardi di euro. Nel prossimo anno, il ritmo di crescita rimarrà sostenuto al +4,6%, per poi stabilizzarsi a una media annua del +3,8% nei due anni successivi. Questo trend positivo testimonia l’efficacia delle strategie di internazionalizzazione delle imprese italiane.
Quali sono i settori principali che trainano l’export del Bel Paese?
Beni intermedi:
Prodotti chimici, metalli, gomma e plastica ed estrattiva sono settori che hanno registrato una forte crescita nel 2022 e continueranno a crescere nel 2023 (+9,9%). Tuttavia, nel 2024 la crescita rallenterà assestandosi ad un +3,8% a causa dell’aumento dei prezzi degli input produttivi.
Agroalimentare:
L’agroalimentare è stato direttamente interessato dallo scoppio della crisi Russia-Ucraina, essendo i due Paesi importanti esportatori a livello mondiale di grano, mais, olio vegetale e fertilizzanti. Sull’onda delle tensioni createsi sul lato dell’offerta, l’indice FAO dei prezzi delle commodity agricole ad aprile 2022 ha segnato livelli record, spingendo anche il valore dell’export italiano del raggruppamento che lo scorso anno ha raggiunto il massimo storico di 60 miliardi (+15,4% sul 2022), raddoppiando dal 2011 a oggi.
Beni di consumo:
I beni di consumo come tessile, abbigliamento e prodotti in legno beneficiano della ripresa post-pandemia e della spesa sostenuta dei consumatori per prodotti di qualità medio-alta. Sebbene la crescita nel 2023 sia prevista al +5%, il raggruppamento accelera nel 2024 a +4,8%, superando l’export complessivo. L’arredo innovativo e le fiere internazionali aprono opportunità nei mercati emergenti come Cina, Emirati Arabi Uniti e India.
Beni di investimento:
I beni di investimento come apparecchi elettrici, mezzi di trasporto e altri investimenti registrano una crescita contenuta nel 2023 (+5,4%) a causa delle condizioni finanziarie restrittive. Tuttavia, nel 2024 questo settore guiderà la crescita delle vendite italiane oltreconfine a +5%. La svolta green sarà il motore principale per le esportazioni di questi prodotti, rientranti nella categoria di beni ambientali.
Fonte Elaborazioni SACE su dati Istat e Oxford Economics
Esportare, sì ma dove?
Il panorama economico globale sta vivendo una rapida trasformazione, con l’emergere di nuovi mercati che offrono straordinarie opportunità di crescita per le imprese internazionali. Secondo il recente Rapporto di SACE, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita e Stati Uniti sono tra i mercati da tenere in considerazione per le importanti opportunità di sviluppo internazionale.
Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita
In un contesto di crescita globale e di innovazione continua, anche i Paesi del Golfo hanno destinato risorse considerevoli a piani di investimento finalizzati alla diversificazione produttiva.
Questo ha creato effetti positivi sulla domanda di beni italiani, in particolare in Arabia Saudita (+15,6%) ed Emirati Arabi Uniti (+10%), dove l’export italiano registra una crescita a doppia cifra quest’anno e un tasso di crescita non inferiore al 5% per il 2024.
I due Paesi stanno inoltre investendo consistentemente nella diversificazione economica, aprendo nuove opportunità per le imprese italiane. La domanda di beni italiani in questi Paesi è soprattutto per i settori chimico (+58%), metalli (+23,4%) e food & beverage (+13,2%).
Stati Uniti
Gli Stati Uniti rimangono un mercato di primaria importanza per le imprese internazionali e per l’export Made in Italy. Con la sua vasta dimensione e la diversità dei settori economici, rappresenta un terreno fertile per l’espansione delle imprese italiane nei mercati esteri.
L’export italiano verso gli Stati Uniti, infatti, sta crescendo in modo significativo, diventanto il secondo mercato di destinazione per le vendite italiane oltre confine. La previsione è che il nostro export aumenti del 6% quest’anno e del 4,5% nel 2024, con un tasso di crescita sostenuto anche nel biennio successivo. In particolare, vedremo un miglioramento nell’export di apparecchi elettrici (+8,7% quest’anno e +5% il prossimo), prodotti chimici (+14% nel 2023 e +6,5% nel 2024), gomma e plastica (+10,7% quest’anno e +4,1% il prossimo).
Export 2023 – 5 step fondamentali per avere successo nei mercati esteri
Il Made in Italy è un vantaggio competitivo per le imprese italiane sui mercati internazionali, ma quali sono le caratteristiche principali che bisogna avere per affrontare con successo i mercati esteri?
La forza del Made in Italy:
- Il Made in Italy è noto in tutto il mondo per la sua qualità, artigianalità e design distintivo. Queste caratteristiche uniche continuano a essere un vantaggio competitivo per le imprese italiane sui mercati internazionali e le aziende devono riconoscerne l’importanza di valorizzare Made in Italy, evidenziando l’autenticità e l’eccellenza dei prodotti.
Identificare i mercati target:
- Uno dei passi cruciali nell’internazionalizzazione è l’identificazione dei mercati target. Le aziende devono essere in grado di affidarsi a partner qualificati adattare le proprie strategie di marketing e di posizionamento per massimizzare l’attrattiva del Made in Italy.
Adattare la comunicazione e il branding:
- Una comunicazione efficace è fondamentale per il successo dell’internazionalizzazione di un’azienda. È indispensabile che le aziende adattino la propria comunicazione e il branding per rispondere efficacemente alle specifiche esigenze dei mercati esteri. Ciò include la localizzazione del messaggio, l’utilizzo delle piattaforme di social media e la comprensione delle sensibilità culturali. Inoltre, sarà fondamentale sfruttare le opportunità offerte dal marketing digitale per raggiungere un’audience internazionale.
Affrontare le sfide dell’export:
- L’export presenta sfide uniche che le imprese italiane devono affrontare in modo efficace. Affidarsi a un partner per l’internazionalizzazione aiuta a mitigare queste sfide, come ad esempio la ricerca di partner locali affidabili, le ricerche di mercato e la partecipazione a fiere internazionali.
Valorizzare la sostenibilità e l’innovazione:
- Sostenibilità e innovazione sono sempre più rilevanti nei mercati internazionali. Le aziende italiane, di conseguenza, devono pensare a strategie di internazionalizzazione che comprendano anche questi temi.
In conclusione, l’internazionalizzazione delle imprese italiane e la promozione del Made in Italy sui mercati esteri rappresentano una grande opportunità di crescita. Con il sostegno di partner come SVA Group e una strategia ben definita, le imprese italiane possono consolidare la propria presenza internazionale e continuare a essere leader nel panorama globale.
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