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L’export in Italia e Lombardia vola nel primo trimestre 2022

PNRR - Digitaliazzazione, internazionalizzazione e formazione

Nonostante il periodo incerto che stiamo attraversando, il volume delle l’export in Italia e soprattutto quello lombardo vola nel primo trimestre del 2022. I problemi causati dalla guerra in Ucraina che causano instabilità sulle forniture di energia (elettrica e gas), l’aumento del costo delle stesse e delle materie prime fanno rallentare la crescita dell’export italiano, ma la crescita rispetto il 2021 è del +23%. Le statistiche dicono che l’export è aumentato in modo proporzionale sia verso i Paesi UE (+23.5%) che verso i Paesi extra UE (+22.2%). Un importante aumento l’ha registrato anche l’import, con un delta sul 2021 di +38.8%. In questo caso, però, i valori sono sbilanciati verso i Paesi extra UE (+61%) rispetto a quelli comunitari (+23.7%).

Il mercato dell’export in Lombardia

A fare da traino a questi valori troviamo le aziende della Regione Lombardia. Dal rapporto Unioncamere Lombardia, il valore dell’export lombardo è cresciuto del +26.3% rispetto lo stesso periodo del 2021 e del +4.9% rispetto al trimestre precedente. Il contributo lombardo alla crescita dell’export nazionale è quindi determinante e raggiunge il 6,2% del totale.

Il punto di forza dell’export lombardo è il settore dei metalli di base e dei prodotti in metallo che registra un ottimo +39.2%. Tutti gli altri comparti segnano aumenti a doppia cifra, ad eccezione dei macchinari, il quale settore registra “solo” il +6.2%. Le province che traggono il maggior vantaggio dell’export dei prodotti in metallo sono Brescia, Cremona, Lecco, Mantova, Sondrio e Bergamo. La stessa Bergamo, insieme a Pavia, gode dell’aumento dell’export dei prodotti chimici. I prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori spingono le esportazioni di Como, Milano e Varese. Per chiudere la panoramica lombarda, Lodi rimane specializzata nell’export di computer e apparecchiature elettroniche, e la provincia di Monza e Brianza che vede gli articoli farmaceutici in fortissima crescita (+111%).

L’export verso l’Asia

Vorremmo fare un rapido excursus sulle esportazioni lombarde verso l’Asia. Mentre Hong Kong cede il 7.9%, la Cina tocca quasi un +10% e Giappone e Corea del Sud fanno un exploit con rispettivamente il +26.5% e il +20.3%. Un modo strategico per esportare le proprie eccellenze verso questi Paesi è sicuramente quello di intraprendere collaborazioni e partnership con gli Emirati Arabi Uniti.

Il mercato emiratino della riesportazione di beni è secondo solo a quello dell’esportazione del petrolio e del gas naturale. Non a caso, le free zone del commercio come JAFZA offrono agevolazioni sulle tasse di importazione e di riesportazioni. Nelle free zone degli EAU si possono trovare diversi partner commerciali che possono facilmente importare le merci dall’Italia e riesportarle verso l’estremo oriente.

Sono parecchie le opportunità offerte dagli Emirati Arabi Uniti, ma proprio queste opportunità rendono il mercato altamente competitivo. La cosa fondamentale che un imprenditore deve capire quando si prefigge di internazionalizzare la propria azienda, è che, per avere successo, bisogna strutturare una strategia con investimenti a lungo termine e che punti a stabilire relazioni durature con le aziende partner locali. Una strategia vincente è sicuramente quella di stringere collaborazioni con altre realtà italiane che conoscano il mercato.

Come SVA Group mettiamo a disposizione delle aziende italiane il nostro servizio di External Export Manager. È un servizio studiato a misura del cliente per aiutarlo ad internazionalizzare il proprio business in modo semplice e senza l’impegno di avere costi eccessivi di personale e strutture. Non esitare a contattarci alla mail info@svadvisory.com per avere maggiori informazioni su questo servizio.

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