Il futuro dell’Agri-Tech e del Food-Tech fa tappa negli Emirati Arabi, nella settimana dedicata da Expo al cibo e all’agricoltura sostenibile

Intesa Sanpaolo Innovation Center ha promosso un incontro tra una selezione di aziende italiane, fondi d’investimento degli Emirati Arabi e le startup tecnologiche israeliane del settore Agri-Tech, facenti parte del portafoglio di Startup Nation Center. L’iniziativa è uno dei frutti degli “Accordi di Abramo” firmati proprio nel 2020 tra Emirati e Israele che, oltre a promuovere la pace tra i due Paesi, favoriscono gli scambi finanziari, commerciali e tecnologici con focus sull’innovazione nell’Agri&Food, di cui Israele vanta uno degli ecosistemi più innovativi. 

Le proposte che ci hanno più colpito

CropX porta l’analisi dei dati dei terreni sugli smartphone per aiutare gli agricoltori nel prendere le decisioni più adatte su quando coltivare o raccogliere. La startup è specializzata nello sviluppo di soluzioni per le aziende agricole e il processo decisionale agricolo.


BeeHero ha creato una piattaforma di machine learning che aiuta gli apicoltori ad analizzare lo stato dell’alveare; può prevedere i disturbi dell’alveare, mitigare il collasso delle colonie e tracciare i progressi dell’impollinazione. La startup fornisce agli apicoltori dei sensori che vengono installati all’interno degli alveari per raccogliere dati e informazioni ambientali.

Hargol produce integratori alimentari derivati da insetti e cavallette che danno il 70% di proteine in più rispetto ai comuni integratori, e sono più sostenibili per impatto ambientale.

Meetech produce carne sintetica in labotatorio, e ciò permette di contenere le emissioni.

Salicrop ha sviluppato una tecnologia per migliorare le prestazioni dei semi, anche in condizioni di alta salinità, e aumentare le rese agricole. La startup ha la missione di valorizzare le sementi e aumentare la produttività delle colture.

Viridix ha ideato un sistema che genera continuamente dati sull’umidità del suolo, inviando informazioni utili e avvisi di irrigazione agli agricoltori tramite una app.

Tevel Aerobotics Technologies è una flotta di robot volanti che si occupano del raccolto nei frutteti.

SeeTree è una piattaforma di “intelligence per alberi” che fornisce informazioni ai coltivatori per monitorare la salute e la produttività dei loro alberi. Utilizza droni, satelliti e sensori IoT per analizzare fino a centinaia di milioni di alberi.

Le startup israeliane hanno incontrato una delegazione di imprese italiane operanti nel food in un evento organizzato e coordinato da SVA Group, in partnership con Intesa Sanpaolo Innovation Center, Camera di Commercio e Industria Israel-Italia, Fondazione Politecnico di Milano e Regione Lombardia all’Intercontinental Hotel in Dubai Marina. Nella seconda giornata SVA Group ha accompagnato la delegazione di aziende italiane e le startup israeliane in un tour tra le free zone commerciali di Dubai tra cui DMCC, DIFC e Dubai Global Connect, per sviluppare opportunità di business.

A Dubai il futuro tecnologico di agricoltura e alimentazione

In occasione della settimana della Salute Dubai diventa il luogo d’incontro tra aziende e istituzioni. Al centro dei tanti convegni le nuove tecnologie e la sanità

A Dubai è andata in scena la settimana della Salute e del Benessere, con una serie di eventi e appuntamenti che si sono svolti in quella che è considerata la città del futuro, anche dal punto di vista dell’innovazione e delle applicazioni tecnologiche nella sanità.

Arab Health 2022

Al Dubai World Trade Centre si è svolto l’Arab Health 2022, il più importante evento dedicato alla salute, nel mondo arabo, che ha riunito 3.500 espositori, provenienti da 60 paesi diversi, con la presenza di 60.000 operatori sanitari e oltre 20 padiglioni, che hanno affrontato il tema di come la connettività e l’innovazione sta cambiando il volto della diagnostica. Tra i protagonisti: Siemens e Canon, oltre a moltissime startup tecnologiche attive nel healthcare.

Dal Future Health Summit al Global Health & Innovation Forum

Sempre al Dubai World Trade Centre si è svolto anche il Future Health Summit.

Proagonista di questa settimana a Dubai anche l’Italia. Presso il Padiglione Italia all’Expo di Dubai, Diana Bracco, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Scienze della Vita Alisei, ha aperto la prima edizione del Global Health & Innovation Forum, che ha offerto una piattaforma internazionale per un dibattito sulle nuove frontiere della scienza e della tecnologia. “Aumentando la durata e la qualità della vita, i dispositivi medici garantiscono un’assistenza sanitaria più sostenibile in tutto il mondo” ha detto all’evento Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi medici.

L’IA al servizio della salute

Gruppo Bracco e Centro Diagnostico Italiano hanno presentato anche le ultime applicazioni dell’intelligenza artificiale e dell’imaging diagnostico. All’evento Intelligent Imaging: Beyond the Future and Back to Mind hanno esposto il percorso con il quale sono giunti alle conclusioni del progetto “AI-for-COVID” che rappresenta un connubio tra tecnologia e medicina, per creare un approccio terapeutico personalizzato per ciascun paziente affetto da Covid-19. Fuori Expo, Regione Lombardia, il Politecnico di Milano e Fondazione Politecnico hanno organizzato due appuntamenti all’Innovation House di Dubai. Al convegno Covid-19: wich lesson for the future? si è parlato ci come la pandemia ha trasformato l’approccio del sistema sanitario e come l’innovazione tecnologica possa aiutare nelle emergenze del futuro, se integrata con altre discipline. Un secondo evento è stato dedicato agli ospedali e alle infrastrutture del futuro. “Serve un approccio interdisciplinare alla progettazione degli Ospedali del futuro” ha sottolineato il professor Stefano Capolongo del dipartimento di Architettura del Politecnico di Milano.

Dubai e le opportunità per le imprese del settore salute

Innovation House è stata supportata in loco da SVA Group che si è occupata di organizzare gli incontri tra le aziende italiane e gli operatori locali. “In questo momento c’è una domanda interna negli Emirati Arabi molto alta – segnala Gianluca Marano, CEO di SVA Group -. Questo tipo di convegni istituzionali portano scambi proficui. Dal momento che gli Emirati hanno una popolazione molto giovane, hanno il desiderio di apprendere il know-how che viene da un paese come l’Italia”.

Un tema questo sottolineato anche dall’ambasciatore italiano negli Emirati Arabi Uniti, Nicola Lener, nel suo intervento all’Health Innovation Global Forum. “Uno dei settori di cooperazione con gli Emirati sono le scienze della vita. Qui vediamo un grande potenziale in cooperazione industriale”, ha detto l’ambasciatore Lener.

Tante le innovazioni presentate questa settimana, tra le quali spicca la HyperSport Responder, l’auto di soccorso più veloce e costosa del mondo, presentata dalla Dubai Corporation for Ambulance Services (Dcas) all’Expo di Dubai.

Il futuro tech della sanità s’incontra a Dubai

La megalopoli degli Emirati si candida a diventare il nuovo centro nevralgico del digitale mondiale, a metà tra Europa e Asia

Secondo il sito Magnitt, una delle principali fonti d’informazione dell’area del Golfo,      gli investimenti negli Emirati Arabi Uniti dello scorso anno, tra gli incubatori che danno la spinta iniziale alle imprese tecnologiche e gli accelleratori che hanno l’obiettivo di far crescere le aziende avviate, hanno superato i 100 milioni di dollari, per una popolazione di appena 10 milioni di abitanti, contro ad esempio i 750 milioni dell’Italia, che ha una popolazione 6 volte più numerosa. 

La settimana lavorativa di quattro giorni

Anche sulla scia di questa visione di diventare la Silicon Valley dell’Euro-Asia, Dubai a partire dal prossimo anno cambia addirittura il suo weekend, dal tradizionale venerdì e sabato, cominciando la settimana di domenica, come è sempre stato nel mondo arabo, all’occidentale sabato e domenica festivi, ma aggiungendo anche il venerdì come semifestivo e facendo così degli Emirati Arabi Uniti il primo paese, che è anche una super potenza economica, ad adottare ufficialmente, con una legge di stato, la settimana lavorativa breve fatta di 4 giorni, dal lunedì al giovedì. È l’ultimo step della campagna per attrarre a Dubai i cervelli e le migliori startup innovative al mondo, anche quelle italiane che qui in Medioriente godono di una altissima reputazione.

Gianluca Marano, founder e CEO di SVA Group
Gianluca Marano, founder e CEO di SVA Group

Nuove figure professionali

Gli Emirati Arabi Uniti hanno stanziato un imponente campagna di comunicazione e finanziaria per attrarre e far aprire su Dubai i progetti più interessanti. “Ma bisogna essere presenti sul territorio, partecipare alle fiere e avere occasioni di networking con gli stakeholders locali” ci spiega Gianluca Marano, founder e CEO di SVA Group, che da molti anni è presente sul territorio emiratino e che ha lanciato la figura dell’External Export Manager, che si occupa di trovare contatti e partner commerciali e cura poi le relazioni con gli stessi. “Siamo molto più di un consulente – dice Marano – SVA Group è un ufficio estero direttamente nel mercato di Dubai. Siamo un External Export Manager, nel senso che operiamo da remoto, con un team su Dubai, ma è come se fossimo parte integrante della startup”.

Mille nuove aziende tech in cinque anni

Il Piano Economico 5050 di recente vagliato in UAE vuole trasformare il tessuto economico del paese da industria pertrolifera e di servizi ad essa legata, in una economia digitale incentrata sulla tecnologia e l’innovazione. Il Dubai Future, che ha un fondo iniziale di oltre 240 milioni di euro ma che arriverà gradualmente fino a 1 miliardo per supportare le startup tecnologiche con base a Dubai, ha l’obiettivo di fare della città un ambiente in grado di attrarre i talenti ed avere 1.000 aziende tecnologiche attive sul territorio nei prossimi cinque anni. Dubai ha ricevuto una incredibile spinta dall’Expo, prima esposizione universale svoltasi in Medioriente ed evento più citato su Twitter nel 2021: nonostante la pandemia ancora in corso ha superato i 6 milioni e mezzo di visite. Lo scorso 2 dicembre si è svolto anche il Giubileo degli Emirati Arabi Uniti, un paese che solo 50 anni fa non esisteva e oggi immagina e crea il futuro. Anche per questo l’Unesco ha scelto questa data, giorno dell’anniversario della fondazione emiratina, come Giornata Internazionale del Futuro, invitando a seguire l’esempio di Dubai nella lungimiranza di adottare politiche rivolte alle prossime generazioni.

Dubai nuova Silicon Valley, tutte le opportunità per le startup