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Made in Italy, “Esportare la Dolce Vita”: nel 2020 previsti 16 miliardi in export

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Made in Italy, “Esportare la Dolce Vita”. Presentata ieri a Expo 2015, da Confindustria e Prometeia, la sesta edizione della ricerca “Esportare la dolce vita”.

Una precisa fotografia delle esportazioni italiane di prodotti belli e ben fatti (BBF) sempre più richiesti dalla classe benestante dei mercati emergenti.

Il rapporto analizza in particolare le grandi opportunità per i settori alimentare, arredamento, abbigliamento e tessile casa, calzature, occhialeria e oreficeria-gioielleria.

Made in Italy, “Esportare la Dolce Vita”: la previsione

Un aumento del 45% in sei anni, in linea con la crescita della classe benestante: entro il 2020 ci saranno, infatti, 224 milioni di nuovi ricchi.

La metà di essi risiederà nei principali centri urbani di Cina, India e Indonesia, ma cresceranno anche in paesi più vicini all’Italia, come la Turchia. In queste economie le produzioni italiane rappresentano uno status symbol, grazie alla forza delle grandi firme, ma anche al fascino esercitato dal Made in Italy che costituisce un brand.

Per questo, secondo il rapporto di Confindustria e Prometeia, le esportazioni italiane raggiungeranno i 16 miliardi di euro nel 2020.

 Made in Italy, “Esportare la Dolce Vita”: i mercati

Il podio dei 30 mercati interessati vede la Russia come principale mercato emergente per le imprese italiane produttrici di BBF (3,5 mld nel 2020), con una crescita leggermente penalizzata dal difficile quadro macroeconomico e politico.
Gli Emirati Arabi saranno il secondo mercato (3,3 mld nel 2020) e registreranno il più forte incremento dell’import (+1,3 mld).
Al terzo posto la Cina (2,2 mld nel 2020), con un aumento molto consistente delle importazioni (+0,7 mld).

Made in Italy, “Esportare la Dolce Vita”: l’accesso ai mercati

Le previsioni di crescita, però, non significano necessariamente un facile ingresso nel mercato d’interesse.

Nel ranking dei trenta nuovi mercati gli Emirati sono in testa in tutti i settori, seguiti in molti casi dalla Malesia e dai mercati europei; Russia e Cina, fondamentali per l’export italiano di BBF, non si collocano mai tra i primi dieci paesi proprio a causa delle difficili condizioni di accesso per le aziende straniere.

Made in Italy, “Esportare la Dolce Vita”: le opportunità di Expo 2015

Il flusso di visitatori stranieri in Italia offre l’opportunità di far conoscere direttamente il Made in Italy a oltre sette milioni di turisti provenienti dai paesi emergenti, in particolare da Russia, Cina e Brasile.

L’unica criticità è rappresentata dalla brevità dei soggiorni e alla mancanza di hub aeroportuali e grandi tour operator. In questo senso Expo 2015 Milano rappresenta, per un semestre, un’ottima occasione per far conoscere direttamente il Made in Italy.

Tra i trenta nuovi mercati interessati al Made in Italy, è la Cina a offrire le maggiori prospettive di sviluppo alle imprese del BBF. Qualità, ampiezza di gamma, design, stile, innovazione e artigianalità sono solo alcuni dei punti dei prodotti italiani maggiormente apprezzati dal mercato cinese.

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